mercoledì 2 gennaio 2013

Il mio non-fioretto 2013

Mi vergogno. Mi vergogno molto. È da oltre un anno che non scrivo sul blog.
Ogni volta sento l'esigenza di scrivere all'inizio di gennaio: e il mio post, quello che scrivo, diventa quasi più uno sfogo, una mia esigenza, che la volontà di condividere le mie emozioni con voi.

Mi vergogno. Mi vergogno molto. Per questo prendo un impegno con tutti voi, con me stessa: scrivere con maggiore frequenza. E questa volta lo porterò a termine, non perché è un fioretto, o una buona azione che voglio compiere in questo 2013... semplicemente perché amo scrivere, sono innamorata del mio Trentino, adoro raccontarvelo. È il mio non-fioretto.

Inizio subito, raccontandovi del mio capodanno in Trentino. Comincio alla grande con una novità: niente baita quest'anno. Ho deciso di stare in città, a Trento, il primo anno in cui in centro non si organizza nulla (grazie crisi e trentini cicale!). Ebbene si, da bravi risparmiatori attenti al budget, mentre nel resto d'Italia impazzivano i fuochi d'artificio, i concerti dal vivo e gli spettacoli di cabaret, in piazza Duomo a Trento non volava una mosca. Almeno così era previsto, perciò ho scelto di passarlo a casa di amici... Ma poi i trentini mi hanno sorpreso: dai loro appartamenti, dai loro ristoranti, dalle loro famiglie sono scesi in piazza, e hanno coperto con il loro calore e le loro emozioni ciò che le entrate comunali non avevano fatto... Non poteva iniziare nel migliore dei modi questo 2013. Grazie trentini.

Ora non mi vergogno più.

È il vostro non-fioretto?!